Dorino Piras

La Salute, l'Ambiente, il Lavoro

Nicola Rossi non vota: dum romae consulitur…

Mi ha lasciato un po’ d’amaro in bocca il fatto che Nicola Rossi, Senatore della Repubblica attualmente nel gruppo misto ed esponente di punta di Italia Futura – padre sostanzialmente del Cantiere 2013 – non abbia partecipato al voto di fiducia ed al voto finale del provvedimento sulla riforma del lavoro. Se sono ampiamente condivisibili le ragioni di questa scelta, meno affascinante, dal mio punto di vista, è la scelta del non-voto: è vecchia politica e non serve a nessuno. Per chi non se ne fosse accorto siamo entrati in una nuova era politica in cui le mezze misure, il dico e non dico, non hanno più nessun valore e sono giustamente viste con fastidio dai normali cittadini, che invece sono ogni giorno costretti a scelte precise e non rimandabili. Se una cosa non convince bisogna essere conseguenti e coraggiosi, perchè gli italiani nella loro quotidianità in momenti di crisi sono costretti a tirare fuori tutto il loro coraggio. Se si è in Parlamento si è stati votati per votare, per decidere, non per prendere tempo e iscriversi al filone del “benaltrismo”. Non vorrei essere in presenza di epigoni della prima Repubblica che scrivono sull’universo mondo  su come sistemarlo ma che non trovano il coraggio di incidere i bubboni che hanno davanti. Questo è il tempo della chirurgia, non delle pezze calde! E non bisogna essere certo Tito Livio per dire “dum romae consulitur, Saguntum expugnatur”…

Oscar Giannino: una svolta con due errori

Oscar Giannino è un intelligente liberista non sospetto di simpatie sinistreggianti. Intervenendo sull’attuale discussione intorno alle nuove norme sul mercato del lavoro, segna con matita rossa almeno due punti importanti che rappresentano a suo avviso errori nell’impostazione dell’esecutivo di Monti: la bassa correlazione tra minore flessibilità all’entrata e maggiore in uscita e il mancato abbattimento del cuneo fiscale, che ci dà più bassi salari al più alto costo complessivo. Qui l’intervento su Chicago-blog

Ichino: flexsecurity in Italia

Il dibattito sulla riforma del lavoro è stato a lungo caratterizzato da una netta biforcazione tra la sostanza politica della discussione e la realtà economica del tema in questione. Facciamo il punto con Pietro Ichino sulle determinanti economiche e normative alla base dei fenomeni che osserviamo all’interno del sistema-lavoro.

Il ‘modello danese’ è applicabile ma va prima ridefinito cos’è il lavoro dipendente, per non lasciare nessuno fuori dal diritto del lavoro; e ridisegnato l’intero sistema degli ammortizzatori sociali, implementando un sostegno al reddito efficace e mirato alla ricollocazione di chi ha perso il posto.

Leggi l’intervista a Pietro Ichino sul sito di Italia Futura