Dorino Piras

La Salute, l'Ambiente, il Lavoro

Fusione nucleare: risultato positivo al Livermore National Laboratory

fusione nucleare

La prestigiosa rivista scientifica Nature ha pubblicato i risultati ottenuti dal Livermore National Laboratory sull’ottenimento di energia da una reazione di fusione nucleare. In sostanza i ricercatori hanno ricreato le condizioni esistenti di combustione presenti nel sole e nelle stelle, appunto la fusione, che si differenzia falla reazione della bomba atomica in quanto non scinde l’atomo. Il risultato è stato quello di ottenere più energia rispetto a quella spesa per innescare il processo. Pur lontani da applicazioni “sul campo”, il risultato comunque spiana la strada alla continuazione della ricerca su questo tipo di reazione che otterrebbe certamente energia in quantità finora impensabili e con bassissimo impatto ambientale. Da continuare a seguire…

Primarie: le risposte dei candidati sulla scienza

I candidati alle primarie del centrosinistra hanno risposto a sei domande riguardanti le politiche della scienza e della ricerca proposte da un gruppo di blogger, giornalisti, cittadini e ricercatori. Le risposte su fecondazione assistita, ogm, energia e altro ancora, possono essere lette sul sito de “Le Scienze” cliccando qui

Germania: 50% del fabbisogno di energia prodotto in un giorno è verde

Potrà anche essere effimero e legato alle circostanze, ma sabato scorso in Germania la metà del fabbisogno di energia è stato soddisfatto dalle fonti rinnovabili. Venerdì era già stato raggiunto il 30% del fabbisogno secondo i dati della European Energy Exchange mentre sabato è stato immesso in rete un valore pari a 22 GWh di elettricità, un primato assoluto mai raggiunto in nessun altro Paese. E anche nella landa teutonica non sono mancate le polemiche sul costo data la generosa incentivazione pubblica che, secondo alcune stime, aumenta di 2 centesimi al KWh la spesa energetica. LA risposta, in breve, è stata secca: l’aumento della produzione attraverso il fotovoltaico ha drasticamente abbassato il picco di prezzo dell’elettricità all’ingrosso in Borsa durante le ore diurne, senza contare le forti ricadute occupazionali ottenute in Germania e gli indubitabili vantaggi ambientali.

Efficienza energetica e qualità della vita

Di Angelo Spena – L’efficienza nell’uso dell’energia investe la sfera tecnica, sociale, economica della nostra vita. E i consumi civili, quelli a noi più vicini, costituiscono più di un terzo del totale. Su questi possiamo intervenire tutti, a casa e sui luoghi di lavoro. Letteralmente, con le nostre mani.
E’ questo il messaggio che scaturisce dal lavoro svolto dal progetto europeo Use Efficiency e mi auguro – in qualità di coordinatore – che la sua diffusione e discussione possa contribuire anche minimamente alle scelte impegnative e urgenti cui l’Italia dovrà provvedere per il lavoro, i giovani, la fiscalità, l’occupazione, l’efficienza e il risparmio energetico, l’innovazione, le imprese.
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I trasporti sono energia. Anche a Torino

Molto spesso non ci rendiamo conto che la politica dei trasporti è strettamente connessa con quella dell’energia. Se pensiamo che i trasporti  rappresentano uno dei settori che in assoluto consumano più energia – circa il 71% del consumo globale del petrolio nell’Unione Europea, non potrà non esserci chiaro che questi due settori condividono molti più obbietivi di quanto non si creda: ridurre il consumo e l’importazione di fonti fossili, la nostra dipendenza energetica da queste materie prime, ridurre le emissioni di CO2 per ricordare quelli su cui si concentra la maggiore attenzione. Questo fatto è d’altra parte ricordato anche in documenti quali il libro verde sull’efficienza energetica dell’Unione Europea (http://ec.europa.eu/energy/efficiency/index_en.htm).  La politica energetica dell’Unione Europea, infatti, è tesa a garantire competitività e sicurezza dell’approvvigionamento e protezione dell’ambiente concentrandosi in particolare su nuove politiche dei trasporti che riducano i consumi di energia migliorando l’efficienza dei consumi di carburante dei veicoli, anche sostituendo gradualmente il petrolio con altri carburanti come il gas naturale, l’elettricità, l’idrogeno o altre fonti. Il problema, soprattutto per le amministrazioni locali, sarà quello di comprendere e coniugare questi settori in una collaborazione strategica dando immediatamente agli stessi obbiettivi comuni da raggiungere.

Torino 2011: la sfida del teleriscaldamento

Nel precedente mandato amministrativo della Provincia di Torino, avevamo predisposto un vero e proprio piano regolatore di area metropolitana per lo sviluppo della rete di teleriscaldamento. Per noi, lo sviluppo e l’armonizzazione delle reti di teleriscaldamento, rappresentava una di quelle “misure strutturali” che tutti invocano contro l’inquinamento atmosferico e di cui però nessuno ha idea. La nuova amministrazione comunale deve porsi l’obbiettivo di continuare e realizzare questo progetto, che deve trovare nel programma di centrosinistra un ruolo cardine come politica non solo ambientale ma di sviluppo anche economico e razionalizzazione delle risorse. (altro…)

Se ci fosse oggi Mattei

Diverse volte in questi giorni, ha sentito chiamare in causa a sproposito Enrico Mattei e la sua politica di approvvigionamento di petrolio per il nostroPaese. In realtà Mattei era certamente di altra pasta e di altre vedute rispetto ai nostri governanti attuali, distinguendosi, proprio nel momento di massima tensione nei fatti di Algeria, per aver saputo individuare gli interlocutori giusti che avrebbero preso le redini dello Stato nordafricano ed aver concluso con loro un’abile trattativa a condizioni eque per loro e vantaggiose per il nostro Paese. Ma si sa, la storia non è la materia forte dell’attuale classe politica italiana.

World Energy Outlook 2010

Il mondo sembra emergere dalla peggiore recessione economica degli ultimi decenni. Nell’ambito dell’Accordo di Copenhagen molti paesi hanno assunto impegni di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Il G-20 e l’APEC hanno anche dichiarato di impegnarsi per eliminare in modo graduale i sussidi inefficienti ai combustibili fossili. Ci siamo finalmente avviati verso un sistema energetico sicuro, affidabile e ambientalmente sostenibile?

L’edizione 2010 del World Energy Outlook (WEO) presenta nuove proiezioni fino al 2035 di domanda, produzione, commercio e investimenti nel settore energetico, per ciascuna fonte e per singola regione. Per la prima volta viene introdotto un nuovo scenario che anticipa le azioni future dei governi volte a soddisfare gli impegni assunti per combattere il cambiamento climatico e rispondere alle crescenti preoccupazioni in materia di sicurezza energetica accrescere la sicurezza energetica.

Qui la sintesi in italiano

La UE presenta la strategia per l’energia

La Commissione ha presentato oggi una nuova strategia per un’energia competitiva, sostenibile e sicura. La Comunicazione “Energia 2020″ definisce le priorità energetiche per il prossimo decennio e delinea le azioni da adottare per affrontare le sfide del risparmio energetico, della realizzazione di un mercato caratterizzato da prezzi competitivi e forniture sicure, della promozione del primato tecnologico e di negoziati effettivi con i nostri partner internazionali.

Il commissario per l’Energia, Günther Oettinger, ha dichiarato: “La sfida energetica è una delle più impegnative tra quelle che ci attendono. Ci vorrà del tempo per indirizzare il nostro sistema energetico verso un percorso di maggiore sostenibilità e sicurezza, ma è adesso il momento di prendere decisioni ambiziose. Se vogliamo un’economia efficiente, competitiva e a bassa emissione di carbonio dobbiamo europeizzare la nostra politica energetica e concentrarci su poche ma urgenti priorità.”

Nella Comunicazione adottata oggi la Commissione ha individuato cinque priorità principali. Sulla base di tali priorità e dell’azione presentata, entro i prossimi 18 mesi la Commissione proporrà una serie di iniziative e misure legislative concrete. Inoltre la Comunicazione definisce l’ordine del giorno delle discussioni dei capi di Stato e di governo in occasione del primo vertice UE sull’energia che si terrà il 4 febbraio 2011.

Il risparmio energetico

La Commissione propone di concentrare le sue iniziative sui due settori che presentano le maggiori potenzialità di risparmio energetico: i settori dei trasporti e dell’edilizia. Per aiutare i proprietari di abitazioni e le autorità locali a finanziare le misure di ristrutturazione e di risparmio energetico, entro la metà del 2011 la Commissione proporrà incentivi agli investimenti e strumenti di finanziamento innovativi. Si auspica che il settore pubblico tenga conto degli aspetti relativi all’efficienza energetica all’atto di acquisire lavori, servizi e prodotti. Nel settore industriale, i certificati di efficienza energetica potrebbero costituire un incentivo per le imprese a investire in tecnologie a basso consumo energetico.

Mercati e infrastrutture energetiche paneuropee integrate

La Commissione ha fissato un termine per il completamento del mercato interno dell’energia: entro il 2015 nessuno Stato membro dovrà rimanere isolato. Nei prossimi dieci anni nell’UE saranno necessari  investimenti infrastrutturali complessivi per un valore di 1 000 miliardi di euro. Per accelerare i principali progetti strategici UE, la Commissione propone di semplificare e accorciare la procedura di rilascio dei permessi, fissando un termine massimo per l’ottenimento dell’autorizzazione definitiva e dei finanziamenti UE. Uno sportello unico dovrebbe coordinare tutti i permessi necessari per la realizzazione del progetto.

27 Stati, un’unica voce nel mondo sull’energia
Si propone che l’UE coordini la politica energetica nei confronti dei paesi terzi, specialmente nelle relazioni con i partner fondamentali. Nel quadro della politica di vicinato, la Commissione propone di estendere e di approfondire il trattato che istituisce la Comunità dell’energia ad altri paesi che intendono partecipare al mercato UE dell’energia. È stata poi annunciata un’importante cooperazione con l’Africa, mirante a fornire energia sostenibile a tutti i cittadini di quel continente.

Il ruolo guida dell’Europa nelle tecnologie e nell’innovazione energetiche

Saranno lanciati quattro progetti in settori chiave per la competitività dell’Europa: nuove tecnologie per le reti intelligenti e stoccaggio dell’energia elettrica, ricerca sui biocarburanti di seconda generazione e partenariato “città intelligenti” per promuovere il risparmio energetico a livello locale.

Energia sicura e a prezzo contenuto grazie a consumatori attivi
La Commissione propone nuove misure sul raffronto dei prezzi, il cambio di fornitore e la fatturazione chiara e trasparente.

Contesto
Gli obiettivi UE in materia energetica sono stati integrati nella “Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”, adottata dal Consiglio europeo nel giugno 2010. In particolare, l’UE mira a raggiungere gli ambiziosi obiettivi in materia di energia e di cambiamenti climatici fissati per il 2020: ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 20%, aumentare la quota di energie rinnovabili al 20% e migliorare l’efficienza energetica del 20%.

Qui il testo completo della comunicazione in inglese

Un esempio di Greenwashing: la nuova centrale a idrogeno di Fusina

Greenwashing, seguendo wikipedia, è una nuova parola che indica l’ingiustificata appropriazione di virtù ambientaliste da parte di aziende, industrie, entità politiche o organizzazioni finalizzata alla creazione di un’immagine positiva di proprie attività (o prodotti) o di un’immagine mistificatoria per distogliere l’attenzione da proprie responsabilità nei confronti di impatti ambientali negativi. Un buon esempio di questo tipo di “riciclaggio verde” è la nuova centrale di Fusina, in Veneto, oggi agli onori delle cronache. La centrale, infatti produce energie bruciando idrogeno. Poche emissioni di ossidi di azoto e stop alla Co2 ci renderebbero certamente felici, se non fosse che il calore recuperato dalla combustione della centrale alimenta la vicina centrale a cabone, che certamente non può fregiarsi delle stesse performances ambientali. Furbizia italiana o semplice disinformazione?