feb 132014
 

fusione nucleare

La prestigiosa rivista scientifica Nature ha pubblicato i risultati ottenuti dal Livermore National Laboratory sull’ottenimento di energia da una reazione di fusione nucleare. In sostanza i ricercatori hanno ricreato le condizioni esistenti di combustione presenti nel sole e nelle stelle, appunto la fusione, che si differenzia falla reazione della bomba atomica in quanto non scinde l’atomo. Il risultato è stato quello di ottenere più energia rispetto a quella spesa per innescare il processo. Pur lontani da applicazioni “sul campo”, il risultato comunque spiana la strada alla continuazione della ricerca su questo tipo di reazione che otterrebbe certamente energia in quantità finora impensabili e con bassissimo impatto ambientale. Da continuare a seguire…

nov 042012
 

Finanziare la ricerca è un “mantra” che sentiamo spesso ma di cui, forse, non siamo del tutto convinti. In Gran Bretagna qualcuno si è posto il problema e ha cercato di capire perchè, quanto e come. Succede che l’Istitute of Physics (Iop) del Regno Unito, che raggruppa i ricercatori di quella branca, chiede alla Deloitte, il più grande consulente manageriale al mondo, di essere passata al setaccio e di analizzare il peso della Fisica nei diversi settori produttivi del Paese. Dalla manifattura tessile, metalmeccanica, all’industria estrattiva passando per le telecomunicazioni capire attraverso gli acquisti, il consumo di beni, servizi, i salari e quant’altro capire il contributo al’economia in tempi di razionamento delle risorse per poter avere cosa e come la politica deve fare nei confronti di una scienza alla fine considerata non così rilevante e facilmente sacrificabile rispetto ad altri aspetti dell’economia. Il quadro restituito da Deloitte dovrebbe far riflettere anche la politica nostrana sul come far uscire dal loop recessivo anche economie deboli come la nostra. I dati forniti da Leopoldo Benacchio su “Nòva” non ammettono molte repliche: la fisica contribuisce all’economia inglese con 90 miliardi € che salgonoa 270 considerando l’indotto; fa lavorare direttamente più di un milione di persone che salgono a 3.9 milioni con l’indotto. In totale il suo peso è considerato più importante del settore delle costruzioni. E per ciò che riguarda il nostro Paese basterebbe fare l’esempio dela costruzione dell’LHC di Ginevra dove le nostre industrie manifatturiere hanno ricevuto commesse per un importo equivalente a circa il doppio di quanto l’Italia ha versato al Cern. Questa è la serietà con cui dovrebbe confrontarsi la nostra capacità di decisione politica: ricordiamocelo!