Qualcuno non riesce a capire come mai molti oppositori, seguaci dell’equità tra i cittadini, “amino” così tanto le aule di giustizie e il mondo della giurisprudenza in genere. Credo che qualche ragione si possa trovare nel fatto che le aule dei tribunali siano le uniche, nel nostro Paese dove stia scritto qualcosa sull’eguaglianza dei cittadini tipo “La legge è uguale per tutti”. Già, almeno per la legge c’è una speranza.
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
Preoccupazione: questo è il sentimento che sta percorrendo ospedali, ambulatori, pronto soccorsi o comunque chi lavora in sanità. E di motivi certamente ce ne sono diversi. Dapprima la sensazione che non esista un vero timoniere nelle questioni che riguardano la salute con visione sul futuro allegata. Divisioni partitiche all’interno della maggioranza tra Enzo Ghigo che attacca il vertice leghista, divisioni tra l’Assessore di riferimento Caterina Ferrero (Pdl) e il Direttore dell’Aress Zanon (Lega nord) conditi dal Direttore Generale dell’Assessorato Monferino che sembra giocare una partita in proprio senza padrini o padroni. (altro…)
La prima scrematura è stata compiuta: pur con il dovuto rispetto per gli altri candidati, restano quindi in piedi Davide Gariglio e Piero Fassino. E il finale non è scontato. Sembra infatit anche delineata la “cornice” all’inteno della quale si muoveranno i due candidati su cui convergeranno le scelte degli elettori del centrosinsitra. Da una parte Piero Fassino nella parte dell’”usato sicuro”, del politico esperto capace di tenere la barra dritta e portare a sponde sicure una città che si interroga su cosa potrà diventare, oltre a permettere una crescita e la formazione senza scossoni di una classe dirigente di giovani che scalpitano senza ancora aver maturato il carisma necessario per proporsi autonomamente ai torinesi. Dall’altra Davide Gariglio che sembra incarnare in proprio quei giovani che reclamano il “cambiamento” ed avendo amturato comunque una certa esperienza politica nei banchei del Consiglio Regionale del Piemonte. (altro…)
Il mezzo non rappresenta certamente il messaggio, però aiuta. Questo devono aver pensato gli egiziani che hanno interconnesso il loro “deserto” rendendo possibile l’organizzazione delle manifestazioni di questi giorni. Se verosimilmente la rivolta sarebbe compiuta lo stesso, non si può negare che i network della rete hanno permesso la conoscenza della diversa geografia dei movimenti e della localizzazione in tempo reale degli spostamenti. Per capire la soglia critica che permette questa articolazione è utile ricordare come il 21% circa degli egiziani possiede una connessione internet; facebook conta non meno di 3 milioni di iscritti a fronte di una popolazione di 78 milioni di abitanti, prevalentemente concentrata tra Il Cairo ed Alessandria (circa 10 milioni). (altro…)
Nasce LINKIESTA, quotidiano senza carta online. In bocca al lupo.
(…) La transizione a internet appare dunque ineluttabile, in Italia come all’estero, perché anche nel nostro Paese stanno avanzando le stesse tendenze che altrove hanno cominciato a manifestarsi fin dall’inizio dello scorso decennio. Da molti anni negli Stati Uniti ci si domanda come sia possibile superare questa pericolosa fase di passaggio, con i giornali cartacei che continuano a perdere peso senza che un nuovo modello di business si sia imposto nel mondo del web. Per questo nasce Linkiesta. Per dimostrare che il nostro Paese è maturo per consolidare nuove esperienze innovative, basate non solo sulle ultime tecnologie della comunicazione, ma anche su un modello di proprietà che si ispira alla public company.
Science ha pubblicato una ricerca sul sequenziamento del DNA di enzimi presenti nel rumine dei bovini in grado di trasformare la cellulosa in zuccheri, primo passo per la produzione di biocombustibili. La ricerca, coordinata dal Joint Genome Institute del Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti e dall’Energy Biosciences Institute, potrebbe rappresentare un passo avanti per individuare metodi ancora più efficienti per la trasformazione delle biomasse in combustibili di tipo rinnovabile. La difficoltà è il numero limitato di delle specie di microbi conosciuti che possono essere coltivati in laboratorio. Il sequenziamento avrebbe comunque permesso ci comprendere come almeno 30.000 dei geni codificati sono effettivamente attivi nella trasformazione di fibre vegetali ricche di cellulosa che non rappresentano sostanze con valore nutritivo per la maggior parte delle specie animali.
Nuclear! è uno sgabello da interni realizzato per il 70% con il riciclo di scorie nucleari e per il 30% da resina naturale. La trasparenza dei materiali e la forma morbida ne permette l’utilizzo in diversi ambienti. Il nucleo centrale, che contiene le parti di scorie nucleari riciclate, è affogato nell’involucro di resina naturale per evitare qualsiasi tipo di emissione. Il prodotto è riciclabile al 100%. ”In un mercato dove ormai tutti parlano di prodotti sostenibili e il consumatore non ha la consapevolezza di ciò che vero o falso, Nuclear! vuole essere una provocazione per dimostrare che anche le scorie nucleari possono essere riciclate” dichiara Marco Capellini.
Designer: Marco Capellini - Azienda: CAPELLINI | design & consulting www.capcon.it (via Ecoblog)
In occasione del blocco del traffico odierno attuato a Torino e Milano, mi aspettavo qualche commento incisivo da parte dei candidati del centrosinistro alla carica di Sindaco. L’argomento è certamente spinoso e qualsiasi posizione venga assunta può trasformarsi in una perdita di consensi non gradita. Furbescamente il centrodestra adotta una tattica ben precisa mischiando il benaltrismo – ci sarebbe ben altro da fare come le non meglio chiarite azioni strutturate – al lasciar fare alle amministrazioni incassandone comunque i risultati: noi non siamo ‘accordo, ma se si vuole bloccare il traffico fate pure. (altro…)
OpenLeaks, il nuovo sito concorrente di WikiLeaks è online. Costruito da alcuni “fuoriusciti” dalla creatura di Assange, il nuovo sito si propone la diffusione di materiale”secret” in maniera ancora più libera e con maggiori garanzie di anonimato. Il sito, a differenza di Wikileaks, non pubblicherà direttamente le notizie, ma metterà a disposizione di chi lo voglia, una piattaforma maggiormente “trasparente” . Secondo le intenzioni dei gestori sarà garantita anche una maggiore “democraticità” rispetto alla creatura di Assange, accusato di protagonismo assoluto.