feb 242011
 

Per capire come i Democratici americani vedono la questione della caduta dei regimi in Nord Africa, riporto – con traduzione libera e personale – un testo comparso nel Think Thank del Center for American Progress di John Podesta, uno dei più ascoltati consiglieri del Presidente Obama.

Le difficoltà economiche in cui versano giovani istruiti tunisini ed egiziani hanno alimentato, almeno in parte, il loro desiderio di cambiamento e la loro disponibilità alla lotta a rischio di danno personale per protestare contro i loro governi. L’aumento dei costi accoppiato a minori opportunità ha forse scatenato il cambiamento rivoluzionario in Egitto vissuto in queste ultime settimane; ma proprio come la pressione economica può destabilizzare i regimi, una crescita economica sostenibile può promuovere la stabilità. Continue reading »

feb 222011
 

Per capire come si muovono i capi di governo “veri”, basterebbe analizzare i movimenti di David Cameron, premier britannico che sarà il primo leader a sbarcare in Egitto dopo i recenti sconvolgimenti. In primo luogo incontrerà l’attuale primo ministro egiziano Shafik  ed il capo del Consiglio supremo dell’esercito Tantawi che espleta le funzioni di Presidente  del paese. Inoltre avrà colloqui con i leader dei movimenti di opposizione eccettuati i Fratelli Musulmani, non considerando la rivoluzione egiziana “una rivolta islamica”. Continue reading »

gen 312011
 

Il mezzo non rappresenta certamente il messaggio, però aiuta. Questo devono aver pensato gli egiziani che hanno interconnesso il loro “deserto” rendendo possibile l’organizzazione delle manifestazioni di questi giorni. Se verosimilmente la rivolta sarebbe compiuta lo stesso, non si può negare che i network della rete hanno permesso la conoscenza della diversa geografia dei movimenti e della localizzazione in tempo reale degli spostamenti. Per capire la soglia critica che permette questa articolazione è utile ricordare come il 21% circa degli egiziani possiede una connessione internet; facebook conta non meno di 3 milioni di iscritti a fronte di una popolazione di 78 milioni di abitanti, prevalentemente concentrata tra Il Cairo ed Alessandria (circa 10 milioni). Continue reading »