Dorino Piras

La Salute, l'Ambiente, il Lavoro

Quote rosa bocciate anche al Parlamento Europeo

FRANCE-UE-PARLIAMENT

Per chi pensava che solo in Italia esista un problema di “quote rosa”, ieri il Parlamento Europeo è riuscito a bocciare una relazione non vincolante proposta da una parlamentare della sinistra unitaria europea (GUE) che conteneva tra le altre cose agli Stati in cui la rappresentanza politica femminile è esigua, di elaborare una legislazione in difesa dei diritti delle donne. A votare a favore sono stati i gruppi della Sinistra Europea e dei Socialisti & Democratici, mentre la maggioranza uscita vincente era costituita da Partito Popolare,  Conservatori e gruppo dell’Europa della Libertà. Veramente stupefacente è stato l’atteggiamento dei Verdi e dei Liberaldemocratici (Alde) che, astenendosi, hanno di fatto permesso la bocciatura del provvedimento per soli 9 voti. Da tenere presente per le prossime elezioni europee.

L’Europa scommette sulla Tobin Tax

Il miglior messaggio della giornata mi è arrivato da Gianluca Susta, europarlamentare, che mi informava che era passata, con larghissima maggioranza, al Parlamento Europeo la risoluzione per l’istituzione di una tassa per le transazioni finanziarie. In sostanza attraverso un’imposizione dello 0,1% per azioni e titoli e dello 0,01% per i derivati si stima la possibilità di raccogliere circa 55 miliardi di € da destinare ad azioni di crescita economica, alla creazione di nuovi posti di lavoro, alla lotta contro i cambiamenti climatici ed altro ancora. Il concetto guida che sottoscrivo è la necessità di far pagare, certamente solo in parte, il costo della crisi a chi fondamentalmente l’ha provocata attraverso meccanismi speculativi, ignorando la necessità di investimenti sull’economia reale rappresentata dal lavoro e dalle attività di produzione. Un aspetto meno conosciuto è la coraggiosa possibilità di procedere con quella che è conosciuta come Tobin Tax, anche in assenza dell’unanimità tra i 27 paesi dell’Unione ma consentendo ad un minimo di 9 paesi di sperimentarla. Allo stesso tempo il Parlamento europeo sollecita comunque i Governi all’adozione del provvedimento proprio per evitare effetti distorsivi sui mercati interni e incoraggiare un accordo più ampio a livello mondiale. Vedremo, a questo punto, la capacità dei Governi europei di raccogliere questa sfida attraverso nuovi strumenti che trovano il consenso di sempre maggiori aree della pubblica opinione a livello continentale.

Susta: bonus alle Pmi che assumono giovani

Premiare le micro e piccole imprese che assumono un giovane lavoratore a tempo indeterminato concedendogli un ‘bonus’ in moneta pari al valore della contribuzione previdenziale annuale per la durata di tre anni. Questo il contenuto della proposta di risoluzione ”Su una franchigia fiscale per micro e piccole imprese dell’Ue e su un ‘bonus’ per l’assunzione di giovani” degli eurodeputati bipartisan Cristiana Muscardini (Ppe), Gianluca Susta (S&D), Mario Mauro (Ppe), Niccolo Rinaldi (Alde), Tiziano Motti (Ppe), Salvatore Tatarella (Ppe), Paolo Bartolozzi (Ppe), Giovanni La Via (Ppe), con la quale mirano anche a uno status provvisorio per le Pmi che gli garantisca una franchigia fiscale fino a 30.000 euro di utile annuale d’esercizio.

”Va considerato – hanno indicato gli europarlamentari nella proposta – che e’ ostacolo alla ripresa anche la grave crisi occupazionale giovanile e che la struttura imprenditoriale europea e’ formata in massima parte da piccole e medie imprese con un numero di addetti che non superano la decina”.

Gli eurodeputati hanno inoltre sottolineato che ”le Pmi, colpite in modo particolare dalla crisi, privilegiano le finalita’ riguardanti la ricerca e l’innovazione e quindi richiedono disponibilita’ finanziarie non facilmente disponibili per loro”.

Euroscetticismo di comodo

Segnalato da Gianluca Susta, qui il link ad un interessante appello a firma dei Presidenti dei gruppi più rappresentativi del Parlamento Europeo, Shulz, Daul e Verhofstadt:” non c’è euro senza integrazione, stop a soluzioni di giornata di fronte alla crisi, basta con l’euroscetticismo di comodo”.

Al di là dalle nostre differenze politiche, noi, presidenti dei gruppi PPE, S&D e ALDE al Parlamento Europeo vogliamo dare l’allarme sulla crisi di fiducia che attraversa i nostri paesi. Vogliamo riaffermare con chiarezza che i 500 milioni di europei non usciranno vincenti da questa crisi se non rafforzando la loro coesione e smettendo di giocare ognuno per sé.

Borghezio contro l’immigrazione intergalattica.

Pare che l’On. Borghezio, eletto al Parlamento Europeo nelle fila della Lega Nord, stia intraprendendo una battaglia campale a strasburgo per l’istituzione di un Osservatorio per gli Ufo. E’ chiaro che ognuno spende la propria fetta di potere politico come meglio crede interpretando i bisogni dei propri elettori. E quindi chapeau al genio borgheziano per aver saputo declinare al futuro il bisogno di controllare le frontiere terrestri e porre un argine all’immigrazione clandestina intergalattica degli omini…verdi!