Dorino Piras

La Salute, l'Ambiente, il Lavoro

Milliband: l’austerity non diventi immobilismo ambientale

“Un modello di sviluppo basato sulla riduzione delle emissioni solleva questioni di giustizia, sicurezza e prosperità. E’ uno dei dossier più sensibili e difficili da affrontare nel sistema multilaterale”.

David Milliband, già leader del Labour inglese, interviene sulle conclusioni della Conferenza sul clima di Copenhagen

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Labour. Vince Ed Milliband

Tra i fratelli Milliband vince Ed, quello giovane. Personalmente mi piaceva più David, quello che ha fatto il Ministro con Blair. Più old che new Labour, ha il forte appoggio dei sindacati tradizionali e dello stesso Gordon Brown e ci si aspetta un ritorno indietro rispetto al Blair che ha vinto tre mandati consecutivi con profonde riforme della struttura statale. Ma non è stato perdonato il coinvolgimento in Irak, che forse ha giocato contro anche per David. Pensare comunque di avere un segretario di 41 anni che ha fatto il Ministro dell’Ambiente con Gordon Brown non è sicuramente male. Ogni riferimento alla gerontocrazia italiana, anche a livello di opposizione, è voluto.

I figliocci di Obama: Milliband, Clegg, Cameron.

Comunque vada a finire, dopo gli Stati Uniti la Gran Bretagna mostra una capacità di rinnovamento della classe politica sicuramente impensabile nel nostro Paese. Quello che alla fine viene fuori è che oltre a Clegg, che è riuscito a far fruttare abilmente la sua posizione anche con un risultato deludente, Milliband riceve un sostanziale via libera come nuovo leader laburista. Clegg, Milliband, ma anche Cameron, diventano le nuove coordinate della politica inglese, un ricambio in tempo reale in condizioni di incertezza che in altri paesi avrebbero riportato in auge le vecchie volpi stagionate con la scusa, appunto, della difficoltà della situazione. Una Gran Bretagna che alla fine si scopre “cool” e si rinnova profondamente, a dispetto della superficiale patina di tradizione. Come se il mondo anglosassone continuasse a dare lezioni di leadership politica ad un Mediterraneo stagnante. Obama docet.