Dorino Piras

La Salute, l'Ambiente, il Lavoro

Inquinamento: ritorma il fumo di Londra

bigben smog

Questi giorni il Big Ben ha una sfumatura d’altri tempi come non si vedeva dai tempi in cui fu coniata, proprio là, la parola smog: smoke + fog. Il Governo inglese ha persino allertato i cittadini londinesi chieddendo loro di restare a casa se non altrimenti costretti a causa degli alti valori di inquinamento atmosferico registrati nella capitale britannica. In breve si è verificato quanto già accaduto nell’ultimo periodo a Parigi e Bruxelles dove le autorità hanno comunicato la necessità di provvedimenti di vario genere. Oltre il danno, la beffa si è materializzata dopo che la Commissione Europea ha aperto una procedura contro Londra per non aver ridotto, come richiesto, le emissioni di diossido di azoto, prodotto in maggior parte da gas di scarico. Insomma, giusto per annotare qualche priorità politica continentale. E non solo…

Inquinamento atmosferico: in Francia almeno ci tentano

FRANCE-FEATUREIn Francia almeno ci tentano. Se vi foste capitato di percorrere un’autostrada almeno nel tratto che va dal Frejus a Lione nei giorni scorsi ( ma anche a Parigi, Strasburgo o Lilla), avreste guardato con sorpresa gli avvertimenti puntuali con cui vi si avvertiva dell’obbligo di moderare la vostra velocità di almeno 20 Km/h a causa dell’inquinamento. E non era un consiglio ma un vero e proprio obbligo. Se poi accendevate la radio, potevate ascoltare diverse discussioni sui diversi problemi legati alla qualità dell’aria, con una puntuta e costante sottolineatura sui danni sanitari della polluzione atmosferica. Oltre all’annuncio che a Parigi si sarebbe circolato in regime di targhe alterne e con altre misure innovative come la possibilità per i residenti di usufruire gratuitamente per tutto il periodo necessario dell’uso delle biciclette del bike sharing e delle vetture del car sharing ovvero del Vélib e Autolib. La formula prevede per le biciclette la gratuità per  il ticket da 1 giorno, mentre le autovetture saranno gratuite per la prima ora per tutti gli abbonati. Le stesse autorità hanno infine puntato molto, per arginare il picco maligno di inquinanti, sul trasporto pubblico, rendendosi disponibili a concedere l’uso gratuito dei mezzi pubblici E non solo. Durante l’unico confronto tra le candidate per la poltrona di sindaco a Parigi, i toni si sono immediatamente accesi sulle misure da prendere contro l’inquinamento della ville lumiere con uno scontro consumatosi per un tempo certamente molto significativo rispetto ad altri argomenti. La morale è che almeno oltralpe se ne parla, mentre a livello nostrano, con percentuali di inquinamento più alte, l’argomento è ormai derubricato a problema irrisolvibile o comunque poco interessante per migliorare la qualità di vita dei cittadini del Bel Paese. Insomma, almeno là se ne parla, anche appasionatamente, mentre da noi certi aspetti della qualità della vita sono trattati con un certo fastidio…

La mappa dell’inquinamento

La consapevolezza di come sta evolvendo l’inquinamento nei nostri territori – e meglio ancora nell’intera Europa – necessita di dati. Magari facilmente leggibili, confrontabili, comprensibili. La Commissione Europea con l’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA: Environmental European Agency) ci ha pensato su e ha costruito 32 mappe sovrapponibili che mostrano in maniera semplice ed efficace le fonti di inquinamento atmosferico e i risultati della pressione ambientale originate da traffico automobilistico, riscaldamento, agricoltura, navigazione aerea e via discorrendo. La motivazione è semplice e viene dalla stessa direttrice dell’EEA: “Le mappe permetteranno ai cittadini di prendere l’iniziativa, sollecitando le autorità perché apportino i miglioramenti”. Un progetto importante e complesso, che utilizza i dati raccolti dal Registro Europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti. E che troverete QUI

Gli inquinanti atmosferici sono classificati cancerogeni secondo lo Iarc

Solo pochi anni orsono, molti lo negavano. Ancora più sottilmente si accusava la “scienza” di non essere d’accordo con se stessa e di non arrivare a conclusioni certe. Ora il quadro è cambiato perchè lo Iarc (agenzia internazionale di ricerca sul cancro) ha annunciato l’inserimento degli inquinanti atmosferici nel gruppo dei sicuri cancerogeni. Un potente cancerogeno soprattutto per ciò che riguarda la sua produzione attraverso il trasporto su strada, le emissioni da riscaldamento, l’industria. A corredo la EEA (Agenzia Europea per l’ambiente) nel suo rapporto 2013 sulla qualità dell’aria in Europa, afferma che circa il 90% delle persone che vivono in Europa è esposto a livelli di inquinamento atmosferico che l’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) ritiene certamente nocivi. In sostanza l’analisi di circa un migliaio di studi effettuati in ogni parte del mondo, ha correlato 223 mila morti con l’inquinamento atmosferico. “Classificare l’inquinamento dell’aria esterna come cancerogena per l’uomo è un passo in avanti importante- ha sottolineato Christopher Selvaggio, direttore dello Iarc- Ci sono modi efficaci per ridurre l’inquinamento atmosferico e, data l’entità della esposizione che colpisce persone in tutto il mondo, questa relazione deve inviare un segnale forte alla comunità internazionale che deve agire senza ulteriori ritardi”. Questo è quanto dovevo a tutti coloro che hanno in questi anni messo in dubbio le ragioni del nostro impegno

Asma, Olimpiadi e traffico

Guardando qua e là nella letteratura scientifica, mi sono imbattuto in uno studio molto particolare condotto sull’impatto dei cambiamenti della qualità dell’aria riguardo al salute. Lo studio descriveva gli effetti che si sono manifestati durante le Olimpiadi di Atlanta del 1996, in occasione della quale venne chiuo al traffico il centro della città per 17 giorni. Il parametro studiato era la frequenza di attacchi di asma dei bambini nelle settimane precedenti e successive alla chiusura. In estate, come non tutti sanno, il pericolo dell’inquinamento prodotto dai nostri veicoli è legato ai livelli dell’ozono che sono legati all’inquinamento, appunto, dei nostri veicoli. I risultati sono stati chiari nell’associare i diminuiti livelli di ozono  verificatisi con il blocco della circolazione nel centro cittadino ad una significativa riduzione degli attacchi d’asma dei bambini (1). A meno che le Olimpiadi, di per se stesse, favoriscano la diminuzione degli attacchi d’asma.

(1) Friedman MS, Powell KE, Hutwagner L, Graham LM, Teague WG. Impact of changes in transportation and commuting behaviors during the 1996 Summer Olympic Games in Atlanta on air quality and child- hood asthma. JAMA 2001; 285: 897-905

Fumo di Mosca

Previsioni dell’inquinamento atmosferico in Italia

logopm10Segnalo un interessante sito sulle Previsioni dell’inquinamento atmosferico in Italia dove trovare diverse informazioni sugli inquinanti nelle diverse città. Il sito fornisce anche in modo chiaro informazioni sulle norme igienico-sanitarie suggerite a seconda delle condizioni di inquinamento. Il sito si chiama LaMiaAria ed è sicuramente da promuovere

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