Dorino Piras

La Salute, l'Ambiente, il Lavoro

Cosa cambia con il quarto conto energia?

(via QualEnergia e PiemontEuropa Ecologia) Il quarto conto energia per il fotovoltaico è stato firmato venerdì e in questi giorni gli operatori del FV italiano e gli investitori stranieri stanno sezionando le circa 40 pagine del decreto (disponibile qui) per capire come funzioneranno le novità introdotte e che conseguenze avranno sul mercato. Qualenergia.it lo ha chiesto a Davide Chiaroni dell’Energy Strategy Group del Politecnico di Milano, uno degli autori del Solar Energy Report, uno degli studi più recenti e importanti su mercato e filiera del solare in Italia (Qualenergia.it, Fotovoltaico, una filiera nazionale in crescita).

Professor Chiaroni, iniziamo con un giudizio sintetico su questo quarto conto energia …

La direzione generale è quella di favorire gli impianti di piccole dimensioni o quelli su tetto sotto al megawatt. L’obiettivo del governo era evidentemente limitare la proliferazione di grandi centrali. Si privilegia dunque la distribuzione di impianti di taglie piccole e medie e le soluzioni industriali basate sull’autoconsumo.

La riduzione delle tariffe stabilita continuerà a garantire una buona redditività, anche in relazione all’andamento dei costi?
Mentre per le taglie più piccole la profittabilità resta buona, come ci si aspettava, i più colpiti sono gli impianti grandi. Già nel terzo conto energia la redditività di queste taglie era stata abbastanza ridimensionata, costringendo ad abbassare i costi per far sì che l’investimento restasse profittevole. Da dicembre 2011, secondo i nostri calcoli, perché i grandi impianti a terra restino redditizi si dovrà scendere al di sotto dei 1.800 euro a kW installato.

Ce la si può fare? (altro…)

Share

Progressisti anche in tempi di crisi

Esiste una storia a mio avviso esemplare per capire come funzionano i progressisti ed è quella di William Beveridge il quale venne chiamato da Winston Churchill a elaborare una riforma delle assicurazioni sociali e finì per costruire un progetto che ha fondato il moderno stato sociale, la sanità garantita come bene pubblico e ha innovato i metodi dell’intervento statale nell’economia e nella società. Beveridge non era certo classificabile come un progressista, quanto come un liberale inglese vecchio stampo, anche se certamente una svolta profonda nella sua vita fu l’amicizia che strinse con i coniugi Webb – fondatori della London School of Economics ma soprattutto animatori della società fabiana. La questione  per noi ora interessante non è “cosa” scrisse e fece Beveridge, ma in realtà “quando” lo fece, fatto che sembra dimenticato. (altro…)

Share

Piemont Europa Ecologia: vitamine verdi per Fassino

Share

Bob Marley moriva 30 anni fa. Stir it up

Share

Fukushima due mesi dopo

A due mesi dal terribile terremoto in Giappone, a Fukushima le pompe continuano a lavorare a pieno ritmo, nei giorni scorsi la società elettrica di Tokio (la ormai ben nota Tepco), ha aumentato da sei a otto il numero di tonnellate di acqua iniettata ogni ora nel nucleo del reattore numero 1,. Si tratta del primo reattore andato in tilt, il primo in cui sono state aperte le valvole dando avvio alla contaminazione dell’ambiente esterno. Nove tonnellate vengono pompate nel gruppo 3 dove nei primi dieci giorni di maggio la temperatura si è alzata di 30 gradi a dimostrazione di quanto sia ancora instabile il reattore, molto alti i livelli delle radiazioni, registrate a 700 millisievert, che non permettono agli operatori più di venti minuti di autonomia  (Japan Atomic Industrial Forum, 10/5/2011 Earthquake Report 77). (altro…)

Share

La politica delle città per l’innovazione tecnologica

Un nuovo compito prioritario che penso debba essere assegnato alle pubbliche amministrazioni per l’ambiente è sicuramente quello dell’azione sull’innovazione tecnologica. Se da un lato le politiche ambientali possono spingere le imprese ad adottare tecnologie “pulite” già disponibili sul mercato, è comunque necessario stimolare ricerca e sviluppo (R&S) per raggiungere la quota di risultato che non può essere raggiunta solo attraverso altre politiche economiche. Il problema infatti è che nell’attuale sistema di mercato la disponibilità degli investimenti in R&S non è socialmente ottimale. Ciò dovuto a fatti noti. (altro…)

Share

Dorino Piras: inquinare meno, lavorare tutti

Share

I trasporti sono energia. Anche a Torino

Molto spesso non ci rendiamo conto che la politica dei trasporti è strettamente connessa con quella dell’energia. Se pensiamo che i trasporti  rappresentano uno dei settori che in assoluto consumano più energia – circa il 71% del consumo globale del petrolio nell’Unione Europea, non potrà non esserci chiaro che questi due settori condividono molti più obbietivi di quanto non si creda: ridurre il consumo e l’importazione di fonti fossili, la nostra dipendenza energetica da queste materie prime, ridurre le emissioni di CO2 per ricordare quelli su cui si concentra la maggiore attenzione. Questo fatto è d’altra parte ricordato anche in documenti quali il libro verde sull’efficienza energetica dell’Unione Europea (http://ec.europa.eu/energy/efficiency/index_en.htm).  La politica energetica dell’Unione Europea, infatti, è tesa a garantire competitività e sicurezza dell’approvvigionamento e protezione dell’ambiente concentrandosi in particolare su nuove politiche dei trasporti che riducano i consumi di energia migliorando l’efficienza dei consumi di carburante dei veicoli, anche sostituendo gradualmente il petrolio con altri carburanti come il gas naturale, l’elettricità, l’idrogeno o altre fonti. Il problema, soprattutto per le amministrazioni locali, sarà quello di comprendere e coniugare questi settori in una collaborazione strategica dando immediatamente agli stessi obbiettivi comuni da raggiungere.

Share

La difesa del suolo nelle nostre città

Se volete avere un’idea di cosa stia avvenendo intorno alla difesa del suolo, urbanistica e scarsa manutenzione nelle nostre città, vi consiglio di fare un salto all’intervista pubblicata su IlSole24Ore a Bernardo De Bernadinis del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile .

Share

Io sono qui

Cliccando sull’immagine verrà mostrata la mappa con la distanza tra le mie posizioni e quella  dei candidati, calcolate confrontando le diverse posizioni su 20 temi selezionati dalla redazione di openpolis.

Elezioni 2008. Io sono qui. E tu dove sei?

Share