Secondo i primi exit poll, in Gran Bretagna i conservatori otterrebbero 307 seggi, i laburisti 255, i liberaldemocratici 59. In sostanza ai Conservatori mancherebbero 19 seggi per la maggioranza assoluta che potrebbero trovare nelle liste minori. Parlamento “impiccato” secondo il gergo politico britannico dove nessun partito riesce a governare da solo. Malgrado le anticipazioni di questi giorni i lib dem sarebbero in flessione nel numero dei seggi. Sarebbe pure possibile una maggioranza laburisti-lib dem, ma se Clegg manterrà i propositi preelettorali questo tipo di maggioranza non vedrà la luce.
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
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Senza farlo apposta, proprio nel momento in cui segnalavo l’attivazione anche in Italia di nuove forme di “Citizen journalism” come Spot.Us i blogger ospitati su La Stampa web ricevevano l’avviso che lo spazio del blog dei lettori non sarà più disponibile dalla fine dell’anno in corso. L’esperimento de La Stampa si era rivelato molto interessante, ma verosimilmente i costi di gestione hanno avuto partita vinta. Senza dubbio viene segnato un punto a sfavore sulla possibilità che hanno le testate più rappresentative del nostro Paese di vincere la battaglia dell’informazione sulle nuove piattaforme digitali, a favore, questa volta, delle reti indipendenti.
Come riportato in “Lavoce.info” da Riccardo Puglisi, Fiat si scorpora in due società, ma stranamente quella che dovrebbe raccogliere solo le attività del settore auto, mantiene al suo interno le partecipazioni del settore editoriale. Non poco, visto che oltre il pezzo di RCS-Corriere della Sera, Fiat Auto imbarca tutta la proprietà de “La Stampa” di Torino, una tra le prime testate nazionali. I commenti sembrano univoci nell’individuare il mantenimento del pacchetto all’interno del settore auto come strategico per influenzare l’opinione pubblica riguardo a tutto ciò che ruota intorno al mercato automobilistico e non solo. Insomma, una caduta di stile…
Sentito l’altro giorno alla radio, riprendo il sito di Spot.Us, esperienza americana di giornalismo “dal basso” attraverso cui è possibile finanziare direttamente inchieste. Da seguire…
Spot.Us Italia vuole riproporre una delle più importanti esperienze americane degli ultimi anni nel campo del giornalismo.
Il progetto originale Spot.US nasce infatti nel novembre 2008 a San Francisco da un’idea del giornalista David Cohn con lo scopo di offrire a tutti i cittadini uno strumento di partecipazione alla costruzione dell’agenda informativa e politica del territorio. (altro…)
Che per ricercare qualcosa di innovativo nelle forme politiche sia necessario guardare fuori dal nostro Paese, non è necessario ricordarlo. Ma va sottolineato quello che sta succedendo in Gran Bretagna dove è stato lanciato il “Digital Debate” in vista delle prossime elezioni. Si tratta di un vero e proprio dibattito in rete sostenuto congiuntamente da Google e Facebook attraverso cui si instaura un rapporto interattivo tra i candidati e i navigatori virtuali che possono porre le loro domande con fondata speranza di avere una risposta. Anzi, le migliori sono state effettivamente poste nel dibattito di questa sera tra Clegg, Brown e Cameron. A completare l’esperimento di politica virtuale, c’è anche la possibilità di votare le risposte date dai leader per qualche giorno. Al momento Clegg è in vantaggio di diverse lunghezze su Cameron. Brown insegue in coda in splendida solitudine.
“Niente bonus ai direttori delle banche, per incoraggiarli a guardare al lungo termine; istituire un tetto di 2.500 sterline ai bonus pagati cash; divieto assoluto a distribuire bonus per quelle banche che hanno registrato delle perdite. “E’ una ricetta dura ma è il modo giusto di procedere”. Non ci crederete, ma queste parole non le ha dette il New Labour, ma il liberaldemocratico Clegg proprio questa sera nell’ultimo confronto pre-elettorale in Gran Bretagna. A momenti uno diventa liberale…
La migliore l’ho sentita via radio in macchina da un economista che, con fulminea semplicità, ha focalizzato il problema della nostra imprenditoria prendendo come spunto il caso della Bialetti di Crusinallo. Il senso è questo: gli sforzi e l’intelligenza dei nostri industriali non dovrebbero essere impiegati per capire come meglio delocalizzare ad esempio una fabbrica di caffettiere in Cina, ma capire come vendere caffettiere ad un miliardo di cinesi…