Dorino Piras

La Salute, l'Ambiente, il Lavoro

Scienza, bufale e Ogm

Marco Cattaneo sul suo blog di “Le Scienze”, racconta la storia della ricerca di Séralini che ha rilanciato il legame tra gli organismi geneticamente modificati (Ogm) e l’insorgenza di tumori. Non solo una bufala, ma un costume ormai largamente presente nel costume nazionale in cui si parla di scienza senza leggere i dati (e gli articoli, anche pseudoscientifici)

(…) Non appena il lavoro di Séralini e colleghi è stato disponibile alla comunità scientifica, però, si sono scatenate enormi polemiche. La quasi totalità degli esperti si è detta scettica sul design dell’esperimento, sul ceppo di topi scelto per l’esperimento, sulla durata dello stesso, sui metodi di analisi dei risultati, persino sulla selezione delle fotografie pubblicate (ci sono le foto dei topi trattati che hanno sviluppato tumori ma non di quelli di controllo…), sul metodo di analisi statistica, sul cherrypicking, ovvero la scelta accurata dei dati ritenuti rilevanti ai fini di dimostrare ciò che si vuole dimostrare. Insomma, secondo la comunità scientifica l’articolo di Séralini e colleghi non ha le caratteristiche della “buona scienza”, e secondo alcuni non dimostra proprio nulla. Alcune reazioni rilevanti le trovate sul sito del Science Media Centre britannico (sì, lì hanno un Science Media Centre, giusto per segnalare l’abissale distanza che ci separa dai paesi civili e avanzati…). E una discussione davvero ricca dei dettagli dello studio, delle critiche e delle controreazioni è in corso sul forum biofortified.org. Altre critiche sul fronte dell’analisi statistica piovono su Stats Chat. (Se vi fate un giro in rete ne trovate ormai a centinaia, di critiche pesantissime e articolatissime nel merito scientifico allo studio in oggetto.) (…)

(Leggi sul blog di “Le Scienze”)

Gli scienziati italiani e l’unità nazionale

Un convegno ricorda il contributo della comunità scientifica al Risorgimento e allo sviluppo sociale ed economico del nuovo Stato. Cogliendo l’occasione per lanciare una proposta per far uscire la cultura scientifica dal ghetto in cui spesso è confinata oggi in Italia. Continua a leggere su Le Scienze

Venti e onde al tempo del Global Warming

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(…) I ricercatori hanno potuto rilevare che su scala globale la velocità dei venti è generalmente cresciuta, mentre il quadro relativo all’ondosità è apparso più complesso. Mentre infatti se si considerano le medie globali l’aumento dell’altezza delle onde è apparso ridotto, questo fenomeno sembra che sia decisamente più accentuato alle alte latitudini.