mar 212014
 

alenia

Per capire che Europa vogliamo, oggi bisognava essere a Torino. In pochi hanno rilanciato la presentazione del prototipo messo a punto da Thales Alenia Space per conto dell’Agenzia Spaziale Europea, eppure è proprio questa la nostra europa possibile. Un progetto da 160 milioni di Euro di lavoro buono e non delocalizzabile, in collaborazione con altre 40 imprese continentali, con Torino al centro dell’intelligenza scientifica del futuro. Una cosetta che supera le concezioni americane tipo Shuttle e Apollo o russe tipo Soyuz sui viaggi spaziali. Insomma competizione mondiale, intelligenza del futuro, tecnologia d’avanguardia con ricadute prossime industriali, merito scientifico che viene premiato dopo anni di dura preparazione, giovani di talento insieme all’esperienza di chi ha visto nascere il sogno di Kennedy. Ecco l’Europa che vorrei votare e che mi rappresenta…

mag 172009
 

chirurghiPurtroppo nessuno ne parla, ma nella nostra Europa aumentano le diseguaglianze nella salute dei cittadini sia “tra” i Paesi che” nei Paesi. La stessa qualità della salute sta variando. Il mondo “piatto”, la velocità negli spostamenti, stanno facendo emergere ciò che è già successo con l’inquinamento: non è possibile affrontare il problema soltanto attraverso gli strumenti degli Stati nazionali. Gli stessi sistemi sanitari iniziano a non poter affrontare singolarmente le problematiche, non tanto per mancanza di strumenti, quanto perché non ragionano in rete, su scala sovranazionale. Ma, ripetendoci, nessuno parla di questo aspetto del vivere europeo. La mia personale esperienza mi porta a credere che le diseguaglianze di salute non siano una condanna inappellabile, ma una caratteristica della nostra società che può essere modificata. A chi crede che questi problemi siano prioritari nell’agenda politica dell’Europea, io chiedo di sostenermi con il suo voto per uscire da questo silenzio e per rispondere alla domanda di tutti quei cittadini che non possono permettersi, ad esempio, di compiere i viaggi della speranza per guarire in altri Paesi europei ed extraeuropei. L’Europa Può diventare un sistema solidale all’interno siano presenti tutte le eccellenze disponibili e raggiungibili da tutti.

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mag 172009
 

cartolina_2L’ambiente cresce anche in momenti di crisi. Perché non uscire dalla crisi attraverso lo sviluppo dell’ambiente? L’industria verde crea più lavoro specializzato e tecnologia avanzata con minori rischi di disoccupazione: siamo convinti che la lotta al cambiamento climatico possa trasformare l’economia europea e creare nuova crescita, posti di lavoro e prosperità. L’Unione Europea deve diventare la punta avanzata di questo nuovo sviluppo sostenibile. Con una priorità: la riconversione ai nuovi lavori verdi per chi perde il proprio impiego.

Dobbiamo rafforzare i diritti dei lavoratori per il contratto collettivo di lavoro, creando una base legale per la contrattazione oltreconfine.

Proponiamo il Patto Europeo per il Futuro dell’Occupazione. Tutti i programmi europei devono essere analizzati per vedere quante opportunità di occupazione possono essere create e salvaguardate.

Il Fondo Sociale Europeo è una possibilità concreta per integrare la disoccupazione nel mercato del lavoro. Buoni posti di lavoro necessitano di attivare gli investimenti per l’educazione: proponiamo di stabilire un Programma per l’accrescimento di competenze per fare formare lavoratori in tutta Europa, con maggior slancio verso i lavoro “verdi” del futuro più stabili e meno soggetti alla disoccupazione.

Proponiamo un patto europeo sui salari, garantendo che la paga equivalga al lavoro svolto e stabilisca la necessità di un salario minimo ragionevole in tutti gli Stati membri.

Rilanciando l’idea del “doppio dividendo”: trasferimento delle tasse ambientali prelevate a chi inquina alleggerendo le imposte che gravano sul costo lavoro: meno inquinamento, più lavoro nel settore verde a minor costo, restituzione delle imposte ai lavoratori.

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