Su L’Inkiesta viene pubblicato un interessante articolo nel quale vengono illustrati i commenti di un insigne ordinario di Politica Economca qual è Cesare Vaciago. Il testo è di buona scorrevolezza anche per i non iniziati in argomenti economici e chiarisce diversi argomenti del dibattito politico attuale che da altre parti sono di difficile reperimento. Ma ciò che mi ha colpito è la chiosa dell’articolo, che pone davvero il problema cruciale di ogni politica – non solo economica – come di ogni idea o azione che ci accompagna nelle nostre attività: una cosa può anche essere efficiente, ma non così efficace. Così alla domanda finale dell’intervistatore su un bilancio finale del documento di Bersani la risposta è esemplare:«Questo documento serve a due cose: più equità (cioè paghi di più chi ha un po’ di più) e all’efficienza della pubblica amministrazione attraverso i tagli agli enti locali e alle liberalizzazioni però mancano un po’ di soldi. Sono tutte cose da fare, ma non danno soldi domani. Tremonti, affondando con la scure, ha munto una mucca con più latte, cioè il ceto medio: il contributo di solidarietà è brutto ma utile. L’equità di Bersani l’aggiungi ma non la puoi sostituire anche perché gli evasori fiscali prima di trovarli ci vogliono anni. Solo con queste misure i mercati continuerebbero a speculare contro di noi. È chiaro che l’equità è una cosa giusta, ma non porta miliardi domani».

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