(via l’Unità) Gli oncologi italiani si schierano compatti contro il nucleare. Come anticipato nei giorni scorsi, arriva oggi dal congresso Asco di Chicago, il più importante incontro mondiale di oncologia, l’appello dell’Aiom, l’associazione italiana di oncologia medica, a votare sì al referendum del 12 e 13 giugno. «Il nucleare è la cosa più cancerogena che esista – sottolinea il presidente dell’Aiom Carmelo Iacono – e non è controllabile, come ha dimostrato Fukushima. Lasciamo stare le centrali, puntiamo sulle energie alternative, che sono poco inquinanti e non presentano i rischi enormi per la salute che ha il nucleare».
Per gli oncologi, insomma, non ci sono dubbi: «Troppi rischi per giustificare i benefici. Anche perchè non rischia solo chi è vicino alla centrale nel caso, come abbiamo visto non improbabile, di incidente: pensiamo al mare, ai pesci, e quindi alla catena alimentare, le coltivazioni. Già la battaglia contro i tumori è dura, non ci sembra proprio il caso di aumentare ulteriormente i rischi, e che rischi. E sia chiaro, a scanso di equivoci: la nostra non è una presa di posizione politica, ma esclusivamente tecnica, da scienziati. Non si può che andare a votare – conclude Iacono – e votare sì».