ott 082013
 

Fabrizio Barca coglie un punto nodale che passa inosservato nella nostra discussione congressuale. “L’idea della sinistra” – dice Barca in una recente intervista a Left - “è che lo Stato serva a garantire pari opportunità, a controbilanciare il ciclo economico e i fallimenti del mercato. Se lo Stato è inefficace, come in Italia, e tu non convinci la gente che le tasse servono a produrre giustizia, buona scuola, aria pulita e condizioni eguali, allora fallisci. La sinistra perde quando lo Stato è ingiusto, inefficace, lento. Siamo condannati a far funzionare lo Stato. Invece abbiamo avuto governi di sinistra hanno lasciato le cose immutate”. Per questo non si può avere un orizzonte diverso da quello di una Riforma dello Stato profonda e con nuove idee. Una riforma che deve partire contemporaneamente dai livelli più vicini ai cittadini, quali ad esempio i Comuni. E nella mia pur piccola e limitata esperienza di amministratore pubblico ho imparato che le riforme sono possibili già oggi, subito, tenendo fermo tutto ciò che anche la Comunità Europea ci mette a disposizione non solo in termini di risorse ma di idee ed elaborazioni di grande qualità. La risorsa per far tutto ciò è la volontà politica. Che tra l’altro è un bene completamente rinnovabile…