Leggo dapprima (su Lo Spiffero) che Fassino si porterà dietro in Comune un addetto stampa che costerà quasi 1 milione di Euro in 5 anni. Poi su faccialibro (sarebbe Facebook, ma provo a fare a meno degli anglismi) commenti soddisfatti sull’accordo tra Comune e Regione per non aumentare il costo dell’abbonamento ai mezzi pubblici agli studenti. Ci mancherebbe altro! Il problema, lo ammetto molto personale, è che non capisco che diavolo ho votato alle ultime amministrative. O perlomeno sono sempre più convinto che mettere e riempire le caselline “destra – sinistra” non abbia più alcun senso. L’unica possibilità, a questo punto, è davvero ripartire dai problemi approfondendoli e trovando delle soluzioni e non dagli schieramenti o dalle maschere che le persone si mettono facendo finta di essere pro o contro “ a prescindere”. Davvero bisogna ritornare a pensare il “bene” delle persone, che non sta più in una astratta bandiera che pure nel tempo ha significato qualcosa. Semplicemente tutto quello che è stato non funziona più, come quando una certa idea di sinistra ha sostituito ciò che c’era ancora prima. Ma per fare tutto ciò bisogna fare un profondissimo bagno in sè stessi e ripulire le proprie idee, non i propri valori. Un po’ come nel mio lavoro prima o poi si deve abbandonare un antibiotico che ha funzionato egregiamente per molti anni, ma che ora non funziona più. Gli si sarà sempre grati e si ricorderà volentieri il bene che ha fatto e le soddisfazioni che ci ha procurato ma, ad un certo punto, bisognerà riconoscere che non funziona più. E che bisogna continuare a curare le persone.