Dorino Piras

La Salute, l'Ambiente, il Lavoro

Spagna: più scocciati che indignati

Così a caldo, non sembra che la protesta degli “indignados” abbia spostato gli esiti elettorali attesi dai sondaggi: la destra di Rajoy prende tutto il banco collassando i socialisti che pure raggiungono il 30% dei voti. Maggioranza assoluta detta in soldoni, che consegna ampia capacità di manovra ai nipotini di Aznar. Si potrà poi fare i conteggio dell’astensione, delle schede bianche e nulle e di ciò che è finito ad ingrossare i partiti meno corposi, ma il finale della storia vede un saldo governo in mano alla destra dello schieramento politico spagnolo. Che poi il nuovo governo sia seduto su una polveriera è un fatto, ma l’opposizione di piazza non ha conquistato molti cuori e su questo sarà utile interrogarsi per capire come funzionano i movimenti e quali possibilità hanno di incidere sul quadro politico: oggi per nulla.

Montezemolo e gli indignados: protesta comprensibile

«La protesta dei giovani indignati è per molti aspetti comprensibile. Non c’è dubbio che il problema dei giovani oggi sia ‘il’ problema di questo Paese». Così Luca Cordero di Montezemolo Presidente di Italia Futura, ha risposto alle domande dei giornalisti a margine di un convegno organizzato dall’Associazione sul tema della sanità.
Un giovane su quattro, ha ricordato Montezemolo, « oggi non ha lavoro e la non crescita colpisce proprio i giovani. Sento tanto parlare di problemi dei giovani e di precariato, ma poi  non vedo delle azioni tendenti ad affrontare veramente questo problema. La questione giovani rappresenta un tema fondamentale e dobbiamo affrontarlo poichè un Paese che non investe nei giovani è un Paese che si assume una grandissima responsabilità verso il futuro». Dall’altro lato, ha rilevato Montezemolo, « auspico che i giovani, che sono già straordinariamente impegnati nel volontariato, si avvicinino di più alla politica, nel senso di cosa pubblica. Questo perchè il futuro è loro e devono dare un contributo».