apr 022013
 

Un nuovo sito sull”information design” in cui mi sono imbattuto oggi. Da tenere d’occhio. E per ora in bocca al lupo!

“La nostra generazione e ancor più quelle che verranno sono destinate a nuovi linguaggi e a nuovi metodi che cambieranno per sempre la comunicazione e l’informazione. Per partecipare a questa rivoluzione dovremo imparare ad analizzare quantità di dati sempre più grandi e più complesse, apprendere le tecniche per elaborare tali informazioni e renderle chiare e comprensibili. In pratica vivremo un nuovo rinascimento all’insegna dell’information design. Prendiamo come esempio i social network , oggi tanto di moda: producono quotidianamente milioni di informazioni che si perdono nel rumore generale della rete, diventando quindi difficilmente interpretabili e prive di valore. Grazie alle nuove tecnologie che stanno emergendo diventa possibile intercettare in tempo reale tali dati e organizzarli in strutture quantitative, qualitative e geografiche. Lo sforzo di alcuni designer e sviluppatori si sta dirigendo proprio in questa direzione: elaborare una griglia interpretativa per capire quali dati vale la pena tracciare; recuperare, salvare e rendere accessibili tali dati; infine presentarli in pagina in modo cognitivamente stimolante e esteticamente gradevole. Sarà sempre più facile discretizzare i flussi e ottenere in output delle statistiche visive istantanee molto precise, il tutto a livello mondiale: ecco che dal rumore avremo generato valore.”

mag 052011
 

Pare che gli Stati Uniti non sappiano se divulgare o meno la foto di Bin Laden morto.
Pare che sia coperto di sangue con un buco in testa.
Io dico che forse questa foto ce la possiamo risparmiare.
Invitate i direttori di una decina di giornali e fatela vedere a loro.
Noi ci fidiamo.
Tanto, se Bin Laden non fosse morto, ce lo farebbe sapere.
E non è da una foto che potremmo riconoscerlo.
Quella foto rischia di diventare un’icona per troppe persone.
Lasciate stare.
Luca Ciccarelli