mag 042011
 

A volte capita di vedere immagini al rallentatore di un’automobile che va a schiantarsi ad alta velocità contro un muro. Mentre a velocità reale la collisione fa sembrare immediata la trasformazione dell’auto in un cumulo di lamiere contorte, al rallentatore il processo ci appare nella sua sequenza logica, con le diverse parti che entrano in collisione le une con le altre secondo uno schema comprensibile e prevedibile. Ciò che accade all’ambiente può essere considerato in termini simili. Il danno è straordinariamente improvviso ed esteso se inserito nel contesto del lungo periodo di stabilità dell’ambiente prima del danno, ma noi assistiamo alla distruzione al rallentatore. E la maggior parte di noi agisce come se non percepisse alcuna collisione, perché l’accartocciamento avviene in un lasso di tempo più lungo di quello che normalmente associamo ad uno scontro violento, ad un incidente improvviso. Come la rana di sperimentale memoria che se lasciata cadere nell’acqua bollente ne salta fuori subito, mentre se messa dentro acqua tiepida che viene riscaldata pian piano, rimane lì finché qualcuno non la tira fuori. Oppure consideriamo la legge dell’interesse composto. Se uso la carta di credito per prendere in prestito soldi e poi, il mese successivo, la uso di nuovo per prendere la stessa quantità di denaro, pagherò comunque anche una quantità extra per pagare gli interessi su ciò che avevo preso il mese prima. Con questo modo di fare, se continuassi indefinitamente potrei mettere in crisi presto le mie finanze per poi andare in bancarotta. Ma potrei utilizzare anche questo sistema in maniera positiva risparmiando ogni mese la stessa quantità di soldi e versarla sul mio conto, insieme agli interessi maturati nei mesi precedenti, aumentando il mio patrimonio in maniera non-lineare, aumentando sempre più rapidamente ogni mese anche se non si verificassero dei cambiamenti nella quantità di denaro aggiunta. In natura succede lo stesso. E noi disponiamo già di tutti gli strumenti necessari per invertire il degrado del nostro mondo ad eccezione, forse, di uno solo: la volontà politica. Ma fortunatamente in democrazia, la volontà politica è una risorsa rinnovabile.

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