La questione ambientale sembra un totem lontano che poco ha a che fare con le prossime elezioni amministrative che si terranno, anche nella nostra città, a metà maggio. Diverse volte, anche nella mia esperienza amministrativa, ho sentito la litania secondo al quale il problema è globale e le amministrazioni locali non sono in grado di affrontarle efficacemente e che la questione deve essere risolta almeno a livello nazionale, se non continentale quando mondiale! Chiaramente non ci ho mai creduto e continuo a non crederci. In realtà proprio in questi giorni di sommovimenti geopolitici vicini e di prezzi del petrolio che si impennano, torna d’attualità la necessità di raccogliere questa sfida anche a livello locale. Soprattutto gli stessi amministratori dei comuni grandi e piccoli, si stanno amaramente accorgendo della necessità di tentare tute le strade possibili per diminuire la dipendenza dal petrolio anche nelle nostre comunità. Esiste nei fatti un’incertezza energetica e climatica a cui si deve rispondere, pena il taglio di altre spese in settori vitali e necessari a mantenere sana e sicura la nostra città. Un suggerimento che vorrei avanzare a Piero Fassino, candidato sindaco a Torino che ho deciso convintamente di sostenere, è quello di adottare, nei tempi e nei modi che sono utili per la nostra città, le conclusioni del “Post Carbon Cities”, che alla fine è una vera e propria guida per gli amministratori locali che contribuisce all’affrontare l’incertezza energetica e climatica che la dipendenza dai combustibili fossili creerà, per forza di cose, anche nella nostra comunità.