In queste ore circola in rete, per esempio qui un’intervista-testamento fatta nel luglio 2013 a Erich Priebke, nella quale oltre a non rinnegare nulla del suo operato, l’ex ufficiale nazista recupera una lunga serie di argomenti negazionisti, come quello per cui nei campi di concentramento si moriva di febbre petecchiale e non con le camere a gas. Per questo ci è sembrato utile citare qui questa specie di sintesi storico-retorica di Claudio Vercelli. Vercelli ha pubblicato per le edizioni Laterza il libro Negazionismo, storia di una menzogna.  Qui è consultabile un suo intervento sintetico che prova a schematizzare le varie provenienze di questa becera anti-storiografia.