feb 222011
 

“(…) Tra il 1100 e il 1500 l’Italia era leader mondiale in fatto di capacità di innovazione, creatività e produzione di ricchezza. E con caratteristiche umane non troppo dissimili da quelle degli italiani attuali! E penso di sapere perché. Era frammentata in città-stato con numerosi contatti commerciali con il resto del mondo ed era relativamente più complicato per governanti, preti o ladri appropriarsi della ricchezza creata da inventori e mercanti. Oggi questo scenario è osservabile in India, Cina e Brasile. Potrebbe tornare a verificarsi anche in Italia, in circostanze favorevoli”.   Matt Ridley, zoologo e divulgatore scientifico

Leggi l’intervista completa su Corriere.it

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