mag 302013
 

Il Ministero della Sanità ha pubblicato il 29 maggio le due audizioni (Massicci e Bevere) che descrivono la situazione delle Regioni che sono sottoposte al cosiddetto “Piano di rientro” del Sistema Sanitario Regionale tra cui figura il Piemonte insieme a Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Puglia e Sicilia. nella sostanza vengono illustrati gli andamenti dei Piani, la descrizione dell’erogazione dei Livelli di assistenza, lo stato degli adempimenti di competenza e un quadro riassuntivo degli aspetti positivi e dei punti di attenzione

Dalla lettura del prospetto si evidenzia come la maggior parte degli indicatori di assistenza ospedaliera, ivi comprese le misure di appropriatezza ed efficienza prese in considerazione, presenti valori compresi all’interno degli intervalli di riferimento. Costituisce eccezione la dotazione totale di posti letto, in modesta diminuzione a partire dal 2009, e pari a 4,2 posti letto per 1.000 residenti al 1° gennaio 2013, superiori ai valori di riferimento riportato dall’articolo 15, comma 13, lettera c) del D.L. 95-2012, sia per l’assistenza per acuzie che per post-acuzie.
Per quanto riguarda la situazione relativa all’erogazione di assistenza territoriale, l’ultimo aggiornamento disponibile degli indicatori evidenzia una quota di anziani assistiti a domicilio inferiore all’atteso, come da valore definito adeguato dal Comitato LEA, oltre ad una dotazione insufficiente di posti letto presso strutture di tipo hospice.
Cosa succede in Piemonte? In sostanza l’ultima puntata non vede ancora l’attuazione di tutto ciò che il Ministero continua a richiedere, tenendo ancora sulla corda l’Amministrazione regionale subalpina che non risulta ancora “virtuosa” nella sistemazione delle carenze segnalate da diverso tempo e tale da non permettere ancora la chiusura del Piano di rientro stesso. Il documento nello specifico segnala:

PUNTI DI ATTENZIONE
- La Regione risulta ancora inadempiente per quanto riguarda la riduzione di posti letto per le post acuzie.
- Ritardo nella definizione di un programma organico dell’offerta residenziale territoriale, articolato per livelli di intensità, che consideri quelli destinati alle cosiddette cure intermedie. Le strutture intermedie, inoltre, risultano sprovviste di una chiara definizione di ruoli e risposte ai fabbisogni assistenziali.
- Necessità di chiarire le tematiche legate alle tossicodipendenze e alla salute mentale.                                                                                                                                                  - Necessità di implementare l’attività domiciliare.

- Necessità di adottare iniziative per la revisione/riorganizzazione dei servizi di tutela della salute mentale nei settori dell’assistenza psichiatrica ai minori ed ai detenuti affetti da disturbi psichici. Si sottolinea il permanere – tra le inadempienze 2011 – di quella relativa al l’“Acquisizione dati relativi alla assistenza per salute mentale NSIS-SISM”.

- Necessità di potenziare la dotazione di posti letto presso strutture di tipo hospice.

- Necessità di ricevere un report concernente lo stato dell’arte sulla sottoscrizione degli accordi e dei contratti per tutte le tipologie assistenziali, nonché informazioni sulla procedura utilizzata nel quantificare la riduzione dettata dalle previsioni di cui all’art. 15, comma 14, del D.L. 95-2012.
Con riferimento a beni e servizi, necessità di ricevere un aggiornamento sull’attuazione di quanto specificatamente disposto dal D.L. 95-12.
- Necessità di attivare, come più volte segnalato nel corso del 2012, il progetto di ricetta elettronica.
- Necessità di ricevere chiarimenti sullo status della costituenda Azienda “Città della Salute e della Scienza di Torino”.
- Necessità di ricevere delucidazioni sul documento di approvazione dei principi e criteri per l’organizzazione delle A.S.R. e applicazione dei parametri standard per l’individuazione di strutture semplici/complesse.

ASPETTI POSITIVI
- Introduzione di un percorso integrato di continuità di cura ospedale-territorio all’interno della rete dei servizi sanitari e socio-sanitari e approvazione delle linee di indirizzo di sperimentazione dei centri di Assistenza primaria (CAP).
- Adozione della D.G.R. n. 6-5519 recante l’articolazione dell’attuale rete ospedaliera – distinta per Area Sovrazonale – con l’indicazione dei posti letto per acuti/post- acuti.
- Adozione del “Piano Socio sanitario “2012- 2015” ed i “Relativi progetti speciali di salute”.
- Formalizzazione dell’accorpamento in 4 centrali operative 118 coincidenti con le Aree Sovrazonali ed istituzione del Dipartimento Interaziendale 118.
- Invio del Programma Operativo “2013- 2015” recante, tra l’altro, l’impegno della Regione a superare – per via legislativa – l’esperienza delle Federazioni Sovrazonali.
- Approvazione delle linee guida per l’adozione degli atti aziendali
- Rete laboratoristica: le azioni poste in essere dalla Regione sono in linea con le disposizioni nazionali.

In estrema sintesi il documento segnala come inadempienze pregresse per gli anni:

2010: Attuazione dell’art. 11 dell’Intesa Stato-Regioni del 3 dicembre 2009 in materia di certificabilità dei bilanci sanitari

2011: Obblighi informativi economici; Posti letto; acquisizione dei dati relativi all’assistenza per la salute mentale NSIS-SIND; sistema Fascicolo Sanitario Elettronico

Qui il link per consultare il documento Massicci e Bevere

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