ott 222012
 

Per cogliere il senso dei nostri tempi potremmo rovesciare una delle basi su cui vennero costruiti gli Stati Uniti d’America. Ancora oggi il concetto del “No taxation without representation” – che fu utilizzato nel 1775 dalla Virginia per sancire l’illegittimità delle tasse nelle situazioni in cui era assente la rappresentanza parlamentare dei cittadini – fa ogni tanto capolino nelle dissertazioni dei liberisti nostrani, perdendo in verità la forza, senza dubbio rivoluzionaria, che ebbe tra i coloni che a Boston rovesciarono il famoso carico di té in mare. Infatti quello che, con una certa mancanza di compostezza, si voleva dire a Matteo Renzi con i suoi Cayman-amici è: “No representation without taxation”. Quindi, potendo, se non si contribuisce mediante le tasse al destino dei servizi del nostro Paese, non pensiamo sia corretto avere tutti i diritti di dettare la politica, non solo economica, della nostra comunità. E questo, of course, vale anche per gli evasori, piccoli e grandi che siano…

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