feb 082011
 

Forse è un’interpretazione davvero personale, ma credo esista un sottile fil rouge che attraversa il bel libro di Michele Anais “L’assedio – la Costituzione e i suoi nemici” : la nostra Costituzione rappresenta l’unica vera bussola rimasta oggi nello sfacelo non solo delle ideologie, ma nell’imbarbarimento della nostra vita civile in comune; un vero e proprio programma politico che se attuato permetterebbe un balzo in avanti del nostro Paese mai registrato. Un programma che se attuato non risparmierebbe destra o sinistra anche nella critica degli errori – ed orrori – che entrambi gli schieramenti hanno compiuto in questi anni. Una luce accesa sullo strapotere dei partiti di ogni colore, sulla negazione delle norme, sulle finte ipotesi di leggi elettorali, sull’impunità che non nasce con Berlusconi, sul servilismo che ha fiaccato davvero gli italiani diventando non solo una questione morale ma culturale. Un punto di vista che personalmente condivido e che credo debba davvero essere impugnato da tutti coloro che ragionevolmente non credono che riesumare vecchi feticci ideologici possa riportarci alla crescita, all’innovazione, alla tensione verso l’eguaglianza, ad uno sviluppo civile progressista. Malgrado sia nata alla fine dell’ultima guerra, davvero la nostra Carta Costituzionale è l’unico documento organico e completo che mantiene una freschezza politica e civile che possa divenire il comune denominatore per la maggioranza degli italiani. Quasi un nuovo partito.

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