dic 112010
 

John Podesta racconta una storia nel suo “l’America del progresso” che dovrebbe far riflettere sulla questione delle primarie di cui si discute negli ultimi tempi specialmente a Torino. Il racconto è ambientato agli inizi del novecento americano tra Bob La Follette, governatore del Wisconsin, riconosciuto campione del progressismo ma di fede repubblicana e Wiliam Jennings Bryan, il “colonnello” senatore democratico – anche se repubblicani e democratici erano certamente meno differenziati di oggi -. Durante un viaggio nel Wisconsin, Bryan aveva chiesto a La Follette a che punto erano alcune leggi ritenute “intelligenti” e decidendo quindi di dargli un aiuto davanti al Congresso degli Stati Uniti. cosa che fece dichiarando di fronte al Congresso stesso che “ lui non temeva che i repubblicani rubassero un’idea ai democratici, ed era disposto senza batter ciglio a lasciar perdere tutte le buone proposte avanzate dal proprio partito se i repubblicani gliele avessero rubate con l’intenzione di trasformarle in leggi”. La Follette racconta poi che il Colonnello Bryan aveva rifiutato di far campagna elelttorale contro di lui alle elezioni del 1902 e che in quell’occasione avrebbe detto: “ Sono interessatissimo alle cose che stai mettendo in atto in Wisconsin e voglio davvero che tu ci riesca, L’esempio del Wisconsin conta ben di più, per il Paese, di qualsiasi vittoria del Partito Democratico nello Stato. Voglio che sia tu a vincere le primarie. Voglio che tu riesca a far passare il tuo programma di riforma della tassazione. E voglio vederti trionfare nella battaglia che stai conducendo contro le grandi società”.

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