mag 072009
 

ambienteLa Commissione europea ha presentato un nuovo sistema di etichette da mettere sugli elettrodomestici che ne indichi in maniera più comprensibile l’effettivo risparmio energetico, superando l’attuale sistema. La cosa è positiva in sé perché il sistema degli “eco-label” ha permesso di far crescere una nuova cultura sul risparmio energetico.

Penso però che una istituzione come l’Unione europea potrebbe far di più sul consumo energetico degli elettrodomestici, che rappresenta una spesa molto importante sulle bollette delle famiglie. Ad esempio uno degli elettrodomestici che consuma di più sono le lavatrici. Bisognerebbe favorire quelle a doppio attacco (ingressi separati per acqua fredda e calda) con la possibilità aggiuntiva di ingresso per raccolta di acqua piovana. Tecnologicamente queste lavatrici esistono già e sarebbe importante farle decollare sul mercato italiano (all’estero sono già una bella realtà) soprattutto nelle zone servite da teleriscaldamento, usando l’acqua calda che arriva dalla rete cittadina senza necessità quindi di far lavorare la resistenza della lavatrice che dal punto di vista energetico è un disastro ecologico. Nella zona metropolitana di Torino, ad esempio, dove la rete è estesa, tecnologicamente adeguata e ben funzionante, si potrebbe pensare di rendere maggiormente accessibile il consumo di acqua del teleriscaldamento iniziando dai nuovi fabbricati e dalle ristrutturazioni. In alcuni casi si potrebbe inoltre prevedere un ingresso per l’acqua piovanna raccolta. Europa ed Enti Locali potrebbero davvero permettere un salto in avanti.

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